Ed anche quest'anno si riparte. E si tocca il mondo della sinfonia dalle settecentesche origini alla contemporaneità. La sinfonia, un camaleonte. Lo stesso vocabolo ha sempre assunto significati diversi da periodo a periodo. Nel Barocco adempiva a funzioni introduttive (caratteristica che manterrà in ambito operistico, prima che si trasformasse in ouverture); nel Settecento è il risulto quintessenziale (anche) di quell’elaborazione concettuale denominata come “forma sonata”; il Romanticismo ottocentesco le offrirà la palma di genere paradigmatico per ampi itinerari seriali; i musicisti del Novecento ne sfrutteranno le ampie e (ormai) dilatate prospettive per sperimentare un linguaggio in continuo movimento. Per arrivare fino agli Stati Uniti d’America, alle soglie del nuovo millennio, quando ci sarà ancora un compositore – il minimalista Philip Glass – ad incamerare il gusto facile e diretto della melodia in una prospettiva strutturale che può ancora chiamarsi “sinfonica”.
Il nostro viaggio si fermerà presso stazioni ben precise ed ineludibili: i nomi fermi sono quelli di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Berlioz, Mendelssohn, Brahms, Tchaikovskij, Dvořák, Mahler, Šostakovič e - appunto - Glass. Qui, sul blog, qualche consiglio d'ascolto che male mai non fa... Buon divertimento...
2 commenti:
Che emozioni già dalla prima lezione !!!
Ritrovare i maestri della scuola di Mannheim è sempre una gioia e una commoziomne insieme.
Anna Ducci
Grazie!!!!! RS
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