Johann Stamitz (o nell'originaria variante boema Jan Václav Stamic) fu il pioniere di una scuola musicale che consentì una definizione sistematica - in senso moderno - della sinfonia. Grazie ad un palmares creativo di circa 60 sinfonie, Stamitz lavorò sul modello primordiale, per fissarne la scansione in 4 movimenti, agendo anche sulla componente coloristica delle timbriche orchestrali. Non solo, con Stamitz nasce la figura di colui che ha anche una profonda responsabilità interpretativa dell'opera, ovvero il direttore d'orchestra, la cui funzione all'epoca è legata a doppio filo con quella del compositore (anzi, spesso, "direttore" e "compositore" coincidono con la stessa persona). Ma l'innovazione di Stamitz tocca la prassi scrittoria nel profondo: la sinfonia è un vero e proprio "discorso musicale" che presenta gli argomenti di basi, li sviluppa e li porta ad una sintesi. E per tutto questo ci vogliono delle regole, è necessario redigere una grammatica che fissi i punti di quell'eloquio sonoro. Un ABC imprescindibile e necessario.
Eccovi un assaggio dall'Allegro Molto, primo movimento della Sinfonia in Fa maggiore Op. 4 n. 1: un vero e proprio saggio di quella forza serena che dominerà, più tardi, non poche pagine dell'opus sinfonico mozartiano.
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