sabato 9 novembre 2013

Cherubini, Bellini e Donizetti: insospettabili compositori strumentali

Prima di entrare nel vivo del corso, alcuni esempi "insospettabili" da tre operisti che, però, si sono mossi anche in ambito strumentale e con risultati suggestivi.
Il fiorentino Luigi Cherubini (così attivo nei teatri europei con la sua Medea) scrisse anche una sinfonia, considerata dagli storici della musica come la prima sinfonia italiana composta nell'Otticento. Si tratta di un lavoro che mette in luce molti debiti con Haydn e il primo Beethoven ma che, al tempo stesso, non rinuncia a quel briciolo di personalità melodica, inscindibile dal praticantato melodrammatico del musicista.



Un giovanissimo Vincenzo Bellini, invece, darà vita a ben 8 sinfonie di presunta destinazione operistica. Meritano un'attenta segnalazione la Sinfonia in Re Maggiore (BS 1209) e il Capriccio ossia Sinfonia per studio in do minore (BS 1968).



(per l'Allegro, cliccare qui e qui )



(per il secondo movimento, cliccare qui)

Di Donizetti, ricordiamo la produzione cameristica ed in particolare i 19 quartetti, da cui selezioniamo il Minuetto del n. 5 in mi minore.

QUEST'ANNO IN ITALIA!

Eccoci qua. Nuovo anno accademico e con un programma tutto dedicato all'Italia strumentale dall'Unità al Dopoguerra. Da Martucci a Petrassi, passando per Sgambati, la Generazione dell'Ottanta (Alfano, Respighi, Casella, Malipiero e Pizzetti), Giorgio Federico Ghedini e Luigi Dallapiccola. In mezzo tanti nomi più o meno conosciuti (Rota e Castelnuovo-Tedesco, ma anche Porrino, Pilati, Pick Mangiagalli... etc.). Siamo pronti... Abbiamo pure cambiato la tappezzeria del sito. Buon anno a tutti e sereni ascolti.