La musica - cosiddetta... - classica della Romania vanta un compositore di indubbio valore ma non inflazionato in fatto di notorietà: George Enescu. Il suo nome è legato alle due Rapsodie Rumene, ma anche all'attività di interprete violinista. Proviamo, grazie ai potenti mezzi donatici da Youtube, a stilare una breve retrospettiva focalizzando l'attenzione sulla sua opera.
Partiamo dall'ineludibile Rapsodia Rumena n. 1 (1901) domata dalla mirabile bacchetta di Arturo Toscanini:
A seguire la Rapsodia Rumena n. 2 (1902):
Antesignano delle due rapsodie è il Poema Rumeno del 1897, una pagina certamente dimenticata ma da non trascurare per comprendere l'attitudine al collage di Enescu, circa l'assemblaggio dei prestiti popolari vivi nella propria musica:
Nella musica da camera, rifulge il Conzertstück per viola e pianoforte (1906) gradevole sia per il piglio moderno ma, al tempo stesso, legato ad alcune ascendenze "locali" di evidente marca transilvana:
Pur senza escludere a priori le radici del melos popolare rumeno, le tre Suite per pianoforte (1897-1916), invece, , suonano oggi come chiare anticipazioni di una sensibilità "neoclassica" non ancora emersa chiaramente nel panorama europeo. Eccovi la prima:
Chiudiamo con l'interprete, il Maestro di violino, qui alle prese con la Partita No.1 in Si minore BWV 1002:
Prima di lasciarvi, alcuni link:
- La International Enescu Society, ente preposto alla valorizzazione del musicista (in Inglese)
- Il Festival Internazionale a lui dedicato (sito in Rumeno e Inglese)
Curiosità: lo sapevate che la località che gli ha dato i natali (Liveni) oggi si chiama...George Enescu? Lì potete anche visitare la "Casa Memoriala" dell'artista.
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