L'ultima volta, a lezione, analizzando la "Fantastica" di Berlioz, ci siamo imbattuti nell'oficleide, uno dei tanti strumenti utilizzati dal musicista nel making del suo capolavoro e tratto dall'arsenale degli ottoni. Che sarà mai questo oficleide? Allora, intanto, chi è senza peccato scagli la prima pietra... e Berlioz non è solo, ma si trova in compagnia di Wagner, Verdi, Rossini e Mendelssohn. Comunque lo strumento era già conosciuto nel Rinascimento, quale discendente del serpentone (non a caso oficleide deriva da dal gr. óphis, serpente e kléis, kleidós, chiave). Verso la fine dell'Ottocento, venne abbandonato a favore della tuba (più versatile). Ma sarà un inventore di strumenti (belga) che, però, partirà proprio dal povero e - ormai - abbandonato oficleide per dare vita ad un nuovo "nato". Il nome di questo innovativo strumento? Vi dico solo quello del "papà" inventore e capirete tutto: Adolph Sax (per saperne di più vi rimando alla voce di Wikipedia oppure da quella della Banda Tolfa).
Non poteva mancare un bel contributo video con tanto di - come si dirà? - "oficledeista" (?!)... si tratta della Cavatine de Pasquarello dal Benvenuto Cellini di Berlioz.